Da un linguaggio universale ed esclusivo a un linguaggio spirituale, soggettivo e decisamente interiore: il salto dell'astrattista extrasensoriale conquista nuove prospettive nella pittura astratta.
La contemplazione di questa nuova forma d'arte presuppone una percezione che avverrebbe in particolari circostanze senza la normale mediazione dei sensi. In sintesi, l'aspetto delle opere è già interessante, in quanto la tecnica adottata è nuovissima e il risultato finale è moderno e fresco, ma se si fa attenzione al modo di osservare queste opere, in un'ottica di insieme e, poi, di dettaglio, se l'utente fosse predisposto ad ascoltare se stesso e le sue più intime vibrazioni, il risultato sarà davvero sorprendente. Verremmo, quindi, investiti dalle scie dei colori, come se venissimo trasportati in un universo parallelo fatto di sogni e memorie primordiali.
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